Concorso Scuola d’Infanzia PSC
Prato
2008
Concorso di progettazione
Mettersi in gioco partecipando al concorso per la realizzazione di una scuola materna con caratteristiche sostenibili.
Quando prendemmo la decisione di partecipare al bando di concorso indetto dal comune di Prato per la realizzazione di una nuova scuola materna comunale, nel 2008, l’intento era di dedicare le nostre competenze in materia di architettura sostenibile ai bambini, forza motrice e risorsa del futuro per eccellenza.
Con questo ideale in mente, per la nostra proposta progettuale siamo partiti dall’idea di rispettare il più possibile la conservazione dell’area d’intervento. Integrazione è stata una delle parole chiave per creare una sinergia fra l’esistente (il verde, il parco giochi,…) e il costruito tramite uno studio delle ombre riportate dagli edifici circostanti, dei dati climatici e dell’orientamento della zona.
La permeabilità sviluppata nelle singole sezioni attraverso il verde - che ha garantito un’ulteriore protezione ai raggi solari estivi e un passaggio (grazie ad alberature a foglia caduca) del sole invernale – ha fatto in modo che le diverse funzioni (sezioni scolastiche, attività collaterali e servizi), in un sito comunque disgregato, fossero invece legate e strettamente connesse da un segno creato dall’architettura stessa: un setto (elemento verticale) che saliva e scendeva per tutta la lunghezza del braccio delle aule e generava automaticamente degli spazi di collegamento particolari nella zona interna, dei patii e dei cortili semi-chiusi.
Abbiamo poi previsto l’utilizzo di materiali eco-sostenibili e di alcune tecnologie atte a migliorare la vivibilità degli ambienti e impedire le dispersioni energetiche: le finiture ed i materiali utilizzati erano di ottima praticità e qualità (e si ritrovavano anche nei componenti che costituivano l’intero edificio); i materiali utilizzati erano ad elevato standard ecologico, ed una particolare attenzione è stata posta al benessere acustico insonorizzando attentamente pareti e solai.
Per le finiture è stato previsto il bambù per la pavimentazione; la terra cruda per il grosso segno architettonico che caratterizzava tutto l’organismo; un sistema di ventilazione iglu® per le fondazioni areate; legno per le parti strutturali; vetro e trasparenze con un k termico basso, per i collegamenti comuni e le vetrate delle aule; sabbia e terra vegetale per le aree esterne di verde per i bambini; cannucciati per la divisione degli spazi interni alle sezioni.
Bambini, insegnanti e pedagogisti sono stati messi nelle condizioni di vivere lo spazio come risorsa grazie all’elasticità, alla flessibilità, alla manipolabilità e alla leggibilità dello spazio.